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Scritti dell'artista
Rassegna stampa

le prigioni, 1976
Scritti dell'artista
   
Lucatello, che pur si è chiaramente formato dentro la dimensione culturale e pittorica veneziana, sostiene di voler rinnegare cultura e tradizioni quando essi siano, come nella concezione attuale sono, condizione oppressiva del gesto umano. Perché gli artisti, e gli uomini, devono farsi e costruirsi in una proiezione sempre nuova e antistatica, devono nascere a ogni istante della loro vita.
Con gli ambienti intellettuali, la sua è stata una polemica lunga e arrabbiata, mal capita, ma di cui certo non teme la verifica. Né gli importa del disagio, ovvio, che gliene è derivato in campo ufficiale. Da tutto questo forse deriva il suo amore per la terra friulana, sobria ma intensamente viva, e culturalmente ancora tanto poco esplorata. Attraverso questa natura, che egli vive mentalmente in spazi separati che sono verdi, ma anche neri (e il nero diventa colore nella sua pienezza), il contatto con l’uomo si fa vibrante, in un linguaggio che a esso si condiziona, irrinunciabile. "Natura del Friuli", "Dimensione uomo–natura", "Ostacoli", sono i titoli che da anni ricorrono in questi quadri, che a volte assumono proporzioni imponenti.
I suoi sono "momenti" legatissimi in un discorso che procede, sofferto ma dinamico, senza inibizioni. Lo dimostra il fatto che dalle stesure di natura, dove l’impasto crudo o anche tenero della terra (o di un gelso) sono insieme l’impasto della coscienza umana, o dagli "ostacoli" di taglio a volte rigido a volte serpentino che sono, in uno, steccati e insieme barriere che frenano l’impeto umano – inserisce (recentissime) una serie di volti, veri, terribilmente vivi, colmi di un dolore esacerbato e primordiale mai risolto. Eppure sempre, in qualche modo, anche dietro quegli ostacoli che sembrano sull’orlo di spaccarsi per la tensione, esiste una chiarezza alborea, non raggiunta, difficile ma possibile.
 

Dall’invito alla mostra personale al Circolo artistico Palazzo delle Prigioni vecchie — Venezia,
24 luglio – 4 agosto 1976

Autopresentazione

 

 


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