Artista è
chi capta (cattura), usando oltre allintelligenza tutti i
suoi sensi fisici e mentali, il vivere contingente dei suoi simili,
e assieme lo spaziotempo del loro passato. È quel qualcosa
di profondo che si agita singolarmente in ognuno e in tutti insieme
e che ha un continuo un "inizio" e un"ora",
adesso. Artista è un essere coscienza per laltro. Per
cui non può essere disgiungersi dai grandi o piccoli problemi
del suo tempo: quanto più è autentico, tanto meglio
individua il discorso più vero, e lo trasmette.
Lartista non cesserà mai di essere finché esiste
luomo. Possono cambiare forme e modi, o mode. Ma larte
è nata con luomo e non ammetterla sarebbe privarlo
dello strumento primo per la conoscenza di se stesso. Forse può
farsi unarte collettiva , cioè unopera creata
da più individui insieme: io non ci credo. Lartista
si compenetra nel mondo delluomo, ma poi è solo ad
ascoltare se stesso. Questa solitudine, questo essere uno dentro
il tutto, non è la formula stereotipa del genio, è
una verità delluomo che appartiene a tutti gli uomini.
Nella storia della mia pittura, luomo e la sua storia sono
sempre dentro. Ho dipinto paesaggi, ho dipinto la terra e i "soli"
e anche figure umane, ma nella terra e nei soli e negli alberi cera
sempre luomo perché è di queste cose che luomo
è fatto e perché egli esiste in un continuo rapporto
con la natura che lo ha generato: è, anzi, "natura".
Il mistero di se stesso potrà dipanarsi soltanto in questo
suo capire la natura mondo in cui è immerso.
Queste cose ho dipinto, lacqua e gli orti lagunari e i carbonai
di Venezia, e le mondine del Vercellese, e i "delta" del
Polesine e poi la terra friulana, così vibrante, e
i sassi del Tagliamento e i "soli" che sembravano esservi
nati dentro. Ho dipinto gli "ostacoli" (steccati che luomo
ha costruito con le sue mani sulla terra e nella sua struttura sociale,
che è mentale), e ho dipinto i volti dei friulani castigati
da tragedie vecchie e recentissime. Ho tratto la convinzione che
la forma può cancellare loggetto quando questo non
serve o addirittura ostacola la trasposizione emozionale di un discorso
e viceversa può recuperarlo in un momento diverso,
pur arrivando magari a una conclusione identica. Questa non è
una contraddizione o incoerenza. Anzi, vuol dire possedere la forma
con respiro ampio ed evitare i tranelli della cultura modaiolo.
Ma in questo e in quel momento, io mi considero e voglio essere
realista, concreto e presente sempre. |
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Note in occasione della mostra
al segno grafico di Udine
8/20 marzo 1980
Albino Lucatello |