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Riversa sul Friuli la sua pittura radicalmente
veneziana, dapprima esitante, nello sforzo
di capire e di farsi capire, di cominciare
un dialogo che non avrà poi fine. I primi sono paesaggi, timidi,
quasi un approccio, dove sente il bisogno di qualche riferimento
tangibile, tradizionale lorizzonte delineato da alberi
o cespugli, da ciuffi di informe
vegetazione ma arrivano presto le grandi stesure del Tagliamento,
quei quadri bianchi cui si chiede un titolò, e lui ci infila
i sassi
levigati raccolti sul greto. |
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