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Anni 80:
musi |
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I Musi sono una catena montuosa
a nord di Tarcento, dove Lucatello viveva, e che per un lungo
periodo andò a osservare a tutte le ore del giorno e
a ogni cambiamento del tempo atmosferico. E i Musi diventano
un progetto ossessivo, una specie di riepilogo della sua pittura,
lo sviluppo certo non concluso di un pensiero che procede esclusivamente
per immagini e intuizioni visive. Accartoccia la tela per meglio
ascoltare il palpito della materia e per aiutare la visione
a dissolversi in pura luce.
Come dice Rosada, nei Musi Lucatello"avvertiva l'irraggiungibile
a portata di mano". È l'ultima immagine (e il
presagio?) che la morte repentinamente interrompe; appunto in
certi Musi, monocromi e appena sfiorati
dalla luce radente, sostenuti nella loro felicità lirica
da un'inalterata energia creativa, si avverte ancoral'ultima
definitiva immersione nella realtà (o verità?)
della natura.
Un'ultima riflessione può ancora
essere fatta, alla fine di questo irripetibile percorso artistico
ed è che, giunto ai Musi, Lucatello sembra aver placato
la sua irruente e rabbiosa vena polemica che l'ha accompagnato
dagli inizi, sembra insomma che, finalmente, la serenità
raggiunta non sia più la sporadica urgenza di una prepotente
vitalità, ma il risultato ultimo del suo pensare pittura.
Stava ancora lavorando, ma capita spesso che la morte interrompa,
senza apparente ragione, il nostro fare. |
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