Damiani, 1978
Rassegna stampa
   
Visitando la mostra che Albino Lucatello ha presentato al Centro friulano arti plastiche, si ha la sensazione di essere coinvolti in un ambiente vivo, vegetale, con le sue linfe, i suoi succhi, le sue prospettive.
Grandi tele, svolte su variazioni di verdi umidi, o bianche lacerate da segni neri profondi, catramose, o grumi di pigmento come punti di colore che si dilatano nello spazio bianco, sono i momenti di un discorso rigoroso e coerente; si aggiungano i ritratti dei contadini veneti e friulani degli anni del neorealismo o anche recentissime, a segnare una continuità sostanziale d’ispirazione, pur nel fluire e nell'evolversi del discorso.
Una pittura questa di Lucatello, che avvolge e penetra con uno spessore denso, ma non una pittura d’evasione. C’è in essa forza e rabbia e come un'urgenza drammatica di comprensione e di approfondimento, sostenuta da una materia che — secondo quanto ebbe a scrivere Berto Morucchio — si fa essa stessa natura, aggredendo l’osservatore con la sua drammatica concretezza. Una pittura scoperta, aperta agli occhi di tutti, secondo il giudizio di Diego Valeri.
Affermatosi tra i giovani artisti veneziani del dopoguerra, Lucatello partecipa a diverse mostre importanti — tra le quali, nel ’48, una al Circolo artistico friulano — con Vedova Pizzinato, Zigaina. Assorbì, quindi, l’esperienza informale, non come moda, ma per liberare l’organicità della trama cromatica e a questa esperienza è rimasto sostanzialmente legato. Il che non significa staticità ma, al contrario, dinamicità d’ispirazione, capacità di essere ricettivo alla storia del proprio tempo.
Nel 1956 Lucatello vinse il Premio Tursi alla Biennale di Venezia. Nello stesso anno partecipò alla Quadriennale romana. Da 17 anni vive a Tarcento. L’esperienza friulana è stata determinante per i contenuti della sua arte, che media razionalità critica e foga istintiva, diretta a penetrare l’oggetto, a renderne la sostanza segreta.
 

da “Il Gazzettino”,
27 febbraio 1978

LUCATELLO CON RABBIA

di Licio Damiani

 

 


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