...Albino Lucatello
ha saputo invece tradurre in una grafia, densa di movimento e satura
di carattere, lesuberanza della sua pittura. Nei segni rapidi
eppur spessi che si aggrumano nella carta si riesce a leggere la
passione di Lucatello per il fatto cromatico nella sua densità
e nel suo essere materia. Si tratta di una passione che Lucatello
ha qui voluto quasi autodisciplinare, in una tecnica che egli affronta
tuttavia come fatto autonomo e di pari dignità
rispetto alla pittura e nella quale riesce ugualmente a esprimere
il suo estroverso linguaggio formale. |
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dal Messaggero Veneto
8 gennaio 1981
MOSTRE DARTE
di Gabriella Brussich |